02 febbraio 2006

La Chiesa e la democrazia

«Cattolicesimo e democrazia sono compatibili? [...] La Chiesa cattolica non ha mai aderito senza riserve alla democrazia, nè mai l'ha accettata come unico regime legittimo. Per molti secoli, si è limitata a richiedere al potere politico, quale ne fosse la natura, il rispetto di quelli che riteneva essere i propri diritti. Poi si è aperta a qualche aspetto di giustizia sociale e, da ultimo, ha assunto, come criterio di legittimità dei sistemi di governo il rispetto della dignità umana e dei relativi diritti. Solo col Concilio Vaticano II si è fatto un passo avanti, una scelta peraltro non incondizionata e non irrevocabile, ma solo "preferenziale" per la democrazia, il regime più conforme al diritto-dovere di partecipazione politica dei cittadini e dei cattolici in particolare. [...] Ma resta una riserva. [...] Sulle questioni che la Chiesa giudica unilateralmente e inappellabilmente legate al suo deposito di verità, la domocrazia deve tacere o, se parla, deve acconsentire. Se pronuncia parole diverse, questo è relativismo, sinonimo di disprezzo per la morale, edonismo, egoismo, nichilismo. Con il che essa si erge a maestra di tutta quanta la società, anche dei non credenti, e pretende di attribuire un plusvalore morale alle posizione dei cattolici osservanti, rispetto a tutte le altre. Chi non si riconosce nelle posizioni del magistero cattolico sembra quasi doversi discolpare per un difetto morale. [...] Eppure la democrazia è necessariamente relativistica, perchè si basa sulla libertà di coscienza di tutti i cittadini, e nel riconoscimento della libertà di coscienza consiste il suo titolo maggiore di nobiltà. La democrazia deve essere orgogliosa di questo suo carattere. [...] Si comprende (allora) la minaccia per la democrazia insita nella pretesa odierna del magistero di imporre, interpretando riduttivamente il Concilio, comportamenti politici specifici e supina obbedienza». Gustavo Zagrebelsky, La Chiesa cattolica è compatibile con la Democrazia?, MicroMega 2/2006. Nella foto il Card. Camillo Ruini, Presidente della CEI.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Leggendo il Vangelo, in molti passi si narra che Gesù Cristo ed i maestri della sinagoga non andavano d'accordo. Essi lo temevano e tramavano contro di lui.
Se oggi ritornasse, la situazione non sarebbe molto diversa...