30 gennaio 2006

Nazicalcio

«Allo stadio Olimpico, ieri, per Roma-Livorno, sono tornate le svastiche e gli striscioni di matrice antisemita: "Lazio-Livorno. Stessa iniziale stesso forno", il messaggio esposto per qualche minuto, durante il secondo tempo, dai nazi-ultrà giallorossi in Curva Sud. Poco più sotto, un altro cartello osceno: "Gott mit Uns", la scritta famigerata — Dio è con noi — che i soldati di Hitler portavano impressa sui loro cinturoni. Il presidente giallorosso Franco Sensi ha subito preso le distanze con fermezza (!): "Mi piacerebbe che la politica restasse fuori dagli stadi". Il problema è che in curva, all'Olimpico, si fa politica eccome: un anno fa, in vista delle elezioni regionali, ultrà della Lazio e della Roma scesero in campo con tanto di striscioni in favore di un candidato di An, Giulio Gargano, che poi risultò tra i più votati. Le due curve sono sempre più unite da ideali e affari. L'ultradestra e il merchandising. Le svastiche e i gadget». Fabrizio Caccia, Corriere della Sera, Lunedì 30 gennaio 2006.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un amico ha trascorso l'adolescenza tra le fila degli Ultras del Padova. Oggi ha abbandonato quel gruppo, ma dai suoi racconti ho potuto constatare che entrarne a far parte implica accettarne incondizionatamente le idee (anche politiche).
Temo di scatenare un flame con queste parole, ma purtroppo i fatti di violenza non sono una opinione. Per il Padova le cose possono essere cambiate, dato che gli episodi a me narrati risalgono alla metà degli anni '90.