19 marzo 2006

Genitori repressi

L'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha comunicato di aver sospeso in via definitiva i passaggi pubblicitari dello spot televisivo interpretato da Rocco Siffredi (nella foto). Secondo lo IAP «lo spot Patatine Amica Chips, andato in onda nei mesi scorsi sulle reti Mediaset, viola gli articoli 1 (lealtà pubblicitaria), 9 (Violenza, volgarità, indecenza) e 10 (Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona) del codice di Autodisciplina Pubblicitaria». La decisione è stata assunta dopo la denuncia presentata nei giorni scorsi da parte del Moige, il Movimento Italiano Genitori.

Bisogna al più presto che qualcuno neutralizzi questo impensabile Movimento Genitori (Moige), una sorta di moderno tribunale dell'Inquisizione composto da una ridda di personaggi repressi e bigotti!

10 commenti:

Ubi ha detto...

Finalmente una cosa su cui siamo d'accordo!!!!!

Anonimo ha detto...

Peccato era l'unica pubblicità che faceva ridere. w rocco

Anonimo ha detto...

ma dai che era una cagata

Anonimo ha detto...

Qui si sbaglia sempre tutto: ci sono almeno 10 spot che sono più volgari!!

IL SOMMO PRESIDENTE ha detto...

direi che era semplicemente di cattivo gusto. Pensa sempre al fatto che la guardano bambini....

Anonimo ha detto...

esatto, ha ragione dimitri. anche a me non era dispiaciuta, ma pensa al bimbo di 8 anni che guarda i cartoni al pomeriggio! non è troppo opportuna....

Anonimo ha detto...

Mha, secondo me un bambino di 8 anni non ci capisce una mazza... vede solo uno che parla di patatine... Il fatto è che "era proprio una cagata" inguardabile, come dice l'anonimo.
Ci sono doppi sensi molto più belli e comici nelle vecchie canzoni napoletane...

Anonimo ha detto...

Mah io la reputo l'ennesima cagata... in tv ci sono cose molto più volgari come certi programmi che presentano donne con culi fuori, è assurdo censurare una pubblicità del genere, i bambini nn colgono il doppio senso, per loro è una pubblicità come le altre

Anonimo ha detto...

Il fatto che lo spot sia stato censurato per il doppio senso della parola "patata" è soltanto un pretesto. Al moige non è andato giù il testimonial più che la pubblicità in sè: Rocco Siffredi, pornodivo per eccellenza, la cui immagine viene ovviamente abbinata a culi e fighe svangate, cazzi e via dicendo... (scusate la trivialità).
Il doppio senso (anche a sfondo sessuale) è invece molto utilizzato nella pubblicità (piccolo Case History: il siciliano orgoglioso che prononciava la frase "io ce l'ho profumato", non fu censurato).

Anonimo ha detto...

Un applauso a sgarbi