
Dio salvi le intercettazioni.
sottilissima linea rossa
Dolly's Restaurant (***)
di James Mangold (Usa 1995, col, 103'). La studentessa Callie (Liv Tyler, al suo esordio) viene assunta come cameriera in una deprimente pizzeria di provincia, che la vedova Dolly gestisce assieme al figlio Victor, obeso, timido e afasico. Spaccato di un'America profonda e fuori dal tempo, descrizione di una maturazione dolorosa, senza violenza o morbosità, tuttavia senza scampo.
3 commenti:
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CORRIERE DELLA SERA (22 Giugno 2006)
BARI — Un arcivescovo che fa campagna elettorale per una lista civica e un lungo elenco di imprenditori che a quella stessa lista civica fanno arrivare 382 mila euro in donazioni e finanziamenti. La lista in questione è ovviamente «La Puglia prima di tutto», quella che faceva capo a Raffaele Fitto e con la quale l'ex governatore della Puglia — oggi deputato di Forza Italia — tentò inutilmente di guadagnarsi la riconferma al vertice della Regione nella sfida contro Nichi Vendola. Che monsignor Cosmo Francesco Ruppi fosse indagato per corruzione era trapelato già nel giorno degli arresti. Ora viene fuori che l'arcivescovo di Lecce, secondo i magistrati, avrebbe dato il proprio appoggio politico a Fitto in cambio dei finanziamenti regionali per la realizzazione di oratori, centri sportivi e altre strutture. Che tra Ruppi e Fitto ci fosse un forte legame è cosa risaputa, a Lecce e in tutta la Puglia, e Ruppi ha più volte pubblicamente elogiato l'ex governatore anche in campagna elettorale. Ma i finanziamenti approvati dalla Regione quando era guidata dal centrodestra, non sarebbero mai arrivati alla Curia leccese, perché la Guardia di Finanza, cui era affidata l'inchiesta culminata con gli arresti dell'altro giorno, acquisì le delibere, bloccando di fatto la liquidazione dei fondi. Per ottenere quel denaro, monsignor Ruppi dovette aspettare che il finanziamento venisse approvato ex novo dal governo regionale di Nichi Vendola, che l'arcivescovo di Lecce non ha assolutamente mai amato e con il quale si è più volte scontrato, seppure a distanza.
Senti questa: "E sul registro degli indagati di Potenza finisce il vice cerimoniere pontificio, monsignor Francesco Camaldo, accusato di pirateria informatica. Si sarebbe rivolto a un faccendiere per distruggere un sito internet a lui sgradito."
La repubblica 28 giugno 2006
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