10 febbraio 2006

Giornalismi

«L'Economist del 26 gennaio ha pubblicato un annuncio che fa schiattare d'invidia. Il settimanale bandisce una "internship" per studenti di materie scientifiche che vogliano scrivere sul giornale. Si dice chiaramente, senza astrusi bandi, cosa si vuole fare. Non si cercano giornalisti che capiscano di scienza, bensì studiosi con capacità giornalistiche. Si invitano poi gli interessati - giovani sotto i 25 anni, età in cui noi li crediamo ancora adolescenti - a mandare per e-mail un articolo. L'editore deciderà dopo un colloquio. L'annuncio permette di entrare in un prestigioso giornale, ma non per via delle amicizie. Si dirà che è solo scena e poi vincono i privilegiati. Sarà, ma ho invidia di una società propensa a favorire il merito, non le amicizie». Salvatore Bragantini, lettera inviata al settimanale "Diario" e pubblicata sul n.5 del 3 febbraio 2006.

E intanto le ultime indagini statistiche dicono che in Italia il reddito del giornalista freelance tipo rientra nella fascia della povertà sociale ("Giornalisti", n.1 gennaio-febbraio 2006). Poveri noi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma ne vale davvero la pen(n)a?! ;-)

Anonimo ha detto...

in un paese anglosassone a 25 devi aver già sfondato...non ha senso fare confronti con l'italia!